Categoria: La luna e i falò / Letteratura e Poesia
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Emil Cioran a Venezia, di Rolando Damiani
Esce in questi giorni il libro Da Leopardi ad Artaud. Una costellazione di letteratura assoluta, nei cui sedici capitoli Rolando Damiani interpreta particolari aspetti e opere di poeti e scrittori per i quali l’attività letteraria fu l’esperienza più alta di assolutezza, nel senso della conoscenza e della ricerca di verità sugli uomini e sul mondo.…
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“LA DONNA CHE DECISE IL SUO DESTINO”, di Pier Luigi Vercesi. Commento critico di Annarosa Tonin
«Era bella, di una bellezza tragica, impressionante». Così Pier Luigi Vercesi, nel suo La donna che decise il suo destino (Neri Pozza Editore), imprime nel lettore la figura della principessa Cristina Trivulzio di Belgioioso, di cui ricorre il centocinquantesimo anniversario della morte. Attingendo a fonti quali l’imponente epistolario, in parte inedito, i capi d’accusa della…
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Il crescendo rossiniano della collera di Permunian, di Romano A. Fiocchi
Se Permunian fosse un compositore, ne sono sicuro, sarebbe un Rossini. I suoi personaggi hanno l’ironia grottesca di un Figaro, la forza caricaturale di un don Basilio (magari mentre canta «La calunnia è un venticello»). Il suo linguaggio, tragico e corrosivo, ha l’energia dell’ouverture di un Guglielmo Tell. I temi, come in Rossini, si…
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Giuliano Scabia, Shakespeare e io: trent’anni dopo, di Gianfranco Anzini
Sono passati trent’anni da quel corso di Scabia sul Sogno di una notte di mezza estate. Ma quasi tutto rimane ancora vivo, come un mondo poco più in là, accanto. Basta fare un passetto di lato per rientrarci e ritrovare ogni cosa. Mi ricordo benissimo che fino a quel preciso momento per me Shakespeare era…
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“Frattempi moderni”, a cura di Elisabetta Tiveron e Cristiano Dorigo. Commento critico di Annarosa Tonin
“Generazione di passaggio non abbiamo il compito di dare risposte. Il nostro compito è moltiplicare le domande”. Eleonora Molisani, “Pronti per la ri-evoluzione” Essere o non essere darwiniani? Credere che sopravvive solo chi si adatta e si fa piacere il cambiamento? Da queste domande si può partire per scoprire che cos’è Frattempi moderni (Il Margine…
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Il lato cinematografico di Nane Oca, di Antonio Costa
«Ad Antonio che ha visto il cinema nella mia scrittura». Questa dedica, ritrovata sul frontespizio della mia copia di L’azione perfetta, mi ha incoraggiato a dare a questi appunti sul “cinema” di Giuliano Scabia un titolo ricalcato su quello di uno dei romanzi del ciclo di Nane Oca. Tra…
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Sull’«anima interna dei luoghi e delle parole»: poetica e poesia di Giuliano Scabia, di Luciano Morbiato
Quando certe case finiscono, o genti, e gli inquilini diventano anime, là nelle campagne, i tetti s’imbarcano e hanno crolli da cui col tempo emergono piante – le quali, eh! si godono il vento. G. Scabia, Case rotte da cui sorgono piante verdi1 Molti anni fa mi capitò di essere…
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Un poeta nel suo archivio. Per Giuliano Scabia, di Laura Vallortigara
Un poeta nel suo archivio di Laura Vallortigara Quando, nel gennaio 2018, andai per la prima volta a Firenze per incontrare Giuliano Scabia e iniziare il lavoro sulle sue carte d’archivio, lo trovai che mi aspettava al binario, sorridente nel suo giaccone rosso – rossa la sciarpa, rosso il maglione –…
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Giuliano Scabia guardatore di quadri e Armando Pizzinato, di Silvana Tamiozzo Goldmann
La regia e la recita più difficile e coraggiosa di Giuliano Scabia, morto il 21 maggio scorso, è stata quella che ha coinvolto alcuni amici legati anche alla moglie Cristina Giglioli, cardiologa, per offrirle a sorpresa un piccolo elegante volume dal titolo Chi è la cura?1, finito di stampare in aprile,…
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Dipingere i labirinti della Storia: “L’uomo nell’ombra” di A. M. Tonin, di Giovanna Frene
Dipingere i labirinti della Storia Nella memoria visiva del turista contemporaneo che ha a disposizione poche ore per vedere le quadrerie dei Musei di Storia dell’Arte, poco di quello che la sua retina ha intercettato si deposita, e di questo poco molto consiste in ciò che già si conosce per averlo…
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IL REPORTAGE NEGLI SCRITTORI VENETI DEL ‘900, di Antonio Barzaghi
La letteratura veneta fin dagli esordi si segnala come scrittura di viaggio: basti pensare alla narrazione ricca di stupore dei viaggi di Marco Polo e ai resoconti sui più lontani Paesi che gli ambasciatori della Serenissima leggevano dinanzi al Doge e al Senato. È naturale, quindi, che nel Veneto nel secolo scorso vi sia stata…
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SENZA UN GIORNO DI PACE. “Filippo IV. La malinconia di un impero”, di Aurelio Musi. Commento critico di Annarosa Maria Tonin
“In questo libro si racconta la struttura bipolare di un’epoca malinconica riassunta nella biografia di Filippo IV”. Così scrive Aurelio Musi nell’introduzione a Filippo IV. La malinconia di un Impero (Salerno Editrice). Come un auriga attento ed esperto, l’autore dona nuova luce a una storia profondamente intima e personale, ma al tempo stesso…
