RIVISTA DI CULTURA MEDITERRANEA

Autore: Michele Felice


  • Michele Felice è dottorando in italianistica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
    Sta studiando principalmente l’opera di Guido Ceronetti e si occupa di alcuni altri scrittori italiani del secondo Novecento, quali Roberto Calasso, Elémire Zolla, Cristina Campo e Giorgio Manganelli.

  • L’illusione di un lieto fine: note su “Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti, a cura di Michele Felice

    L’illusione di un lieto fine: note su “Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti, a cura di Michele Felice

    Il titolo dell’ultimo film di Nanni Moretti, Il sol dell’avvenire, è un emblema fantasmatico. Un avvenire incerto, anzi certamente deprimente, è illuminato da un sole rimasto di cartone come nel finale di Palombella rossa, o vagamente tramutato qui, per pochi secondi di scena, in quella che pare una lanterna luminosa di forma rotondeggiante, destinata presto…

  • Una maschera di stile nel gran teatro di Tokyo, a cura di Michele Felice

    Una maschera di stile nel gran teatro di Tokyo, a cura di Michele Felice

    Cinema «Hirayama, ti piace il lavoro, ti costruisci persino gli attrezzi da solo. Non capisco perché ti ci impegni tanto!»: così il giovane collega, scapestrato e svogliato, alla fine di un turno qualunque di una giornata qualunque nel bel mezzo della vastità di Tokyo, schernisce beffardamente il protagonista di Perfect days di Wim Wenders. Non…

  • Leopardi, il bon ton e la critica viva

    Leopardi, il bon ton e la critica viva

    Testo di Michele Felice Il critico è un’eco, certo. Ma non è forse appunto anche la voce della montagna, della natura, alla quale la voce del poeta è diretta? Non sta il critico di fronte al suo poeta com il poeta di fronte ai richiami del proprio cuore? Per questo, al momento di parlarne, egli…

  • Sulle tracce di Ceronetti, di Michele Felice

    Sulle tracce di Ceronetti, di Michele Felice

        Cetona è miracolo di conservazione nella sua parte alta. Casucce addossate teneramente l’una all’altra, invitano ingobbite a salire e rassicurano chi vuole fermarsi, nel mezzo delle ripide viuzze. I muri, perfettamente armoniosi nel loro sghembo stendersi secolare, sono puliti, antichi, affittano generosamente qua e là piccoli spazi alle verdi radici, che rispettosamente metton…