Jorge Boccanera, «Parlano gli occhi di Nazim Hikmet» (Hablan los ojos de Nazim Hikmet)
Versioni di Stefano Strazzabosco
Commento III
“Il pasto povero”
Acquaforte del 1904, Picasso
Seduti dalla stessa parte del tavolo
Pedro prendeva Nora per la spalla,
ascoltavano la pioggia che leccava gli angoli
però non si guardavano.
Guardarsi era pensare abbiamo fame.
Comentario III
“La comida pobre”
Aguafuerte de 1904, Picasso
Sentados de un mismo lado de la mesa
Pedro tomaba a Nora por el hombro,
escichaban la lluvia lamiendo los rincones
pero no se miraban.
Mirarse era pensar tenemos hambre.
Commento X
Risuona / uno sparo nella notte: il poeta /
non / dorme / più.
Rafael Góchez Sosa
La gente qui ha nascosto i suoi rumori,
le sue maniere di far male,
ha incendiato i suoi nomi,
fucilato i vestiti,
messo a letto il suo sangue e i suoi saluti.
Come se non bastasse,
i cani della notte
portano il nome mio tra i denti.
Comentario X
Suena / un tiro en la noche: el poeta /
ya / no / duerme.
Rafael Góchez Sosa
La gente ha escondido sus ruidos,
sus modos de doler,
ha incendiado sus nombres,
fusilado su ropa,
puesto a dormir su sangre y sus saludos.
Por si esto fuera poco,
los perros de la noche
llevan mi nombre entre sus dientes.
Appunti
Io ti ricordo, madre,
come quando l’unica luce era la tua ombra.
Apuntes
Y te recuerdo, madre,
como cuando la única luz era tu sombra.
Ricordo
Ieri
è una casa
che non ha più le porte.
Recuerdo
Ayer,
es una casa
que se quedó sin puertas.
Sul mestiere della poesia
Occorre incendiare la poesia
e poi cantare
con le ceneri utili
Del oficio de la poesía
Hay que incendiar a la poesía
y cantar luego
con las cenizas útiles
Solitudine
Nessuno.
Come dire:
tutti dall’altra parte.
Soledad
Nadie.
Como decir:
todos del otro lado.
Saggio sull’onestà poetica
Non è che i poeti mentano,
è che i bugiardi
vogliono fare poesia.
Ensayo sobre la honestidad poética
No es que los poetas mientan,
es que los mentirosos
quieren hacer poesía.
Confini
Il mio Paese
confina a nord con la Bolivia e il Paraguay,
a est con il Brasile, l’Oceano Atlantico e l’Uruguay,
a ovest con il Cile,
e Luisa
marcisce in una cella di due metri per uno.
Límites
Mi pueblo
limita al norte con Bolivia y Paraguay,
al este con Brasil, el Océano Atlántico y Uruguay,
al oeste con Chile,
y Luisa,
se pudre en una celda de dos metros por uno.
Commenti
Due bambini che si guardano,
interrompono il mondo.
Comentarios
Dos niños que se miran,
interrumpen el mundo.
Scomparso I
Parlano e parlano
di loro
tutto il tempo.
Corre di bocca in bocca la parola
disfatta.
Parlano e parlano
di loro
perché sanno
se tacciono
che quel silenzio
sanguina.
Desaparecido I
Hablan y hablan
de aquellos
todo el tiempo.
Sigue de boca en boca la palabra
deshecha.
Hablan y hablan
de aquellos
porque saben
si callan
que ese silencio
sangra.
Quaderno del suicida
I miei piedi assomigliano a pale.
E la lingua e le mani hanno forma di pale.
Se mi guardassi allo specchio vedrei solo
una pala.
Tutto ciò che farò
avrà forma di fossa.
Cuaderno del suicida
Mis pies parecen palas.
Y mi lengua y mis manos tienen forma de palas.
Si me viese al espejo vería sólo
una pala.
Todo lo que yo haga
tendrá forma de fosa.
Illusione ottica
Il calabrone svola sul capo del gufo appollaiato
sul cappello della bambina che in sella
sul dorso del cavallo che galoppa sulla strada
polverosa.
Ma in realtà,
il calabrone, il gufo, la bambina e il cavallo, sono
figure immobili,
e l’unica cosa che corre, crudelmente,
è la strada.
Ilusión óptica
El abejón aletea sobre la cabeza del búho parado
en el sombrero de la niña que camina
sobre el lomo del caballo que galopa por el camino
polvoriento.
Pero en verdad,
el abejón, el búho, la niña y el caballo, son
figuras inmóviles,
y el único que corre, salvaje,
es el camino.
Il sogno che sogno
Avrà visto ciò che avrà visto,
con gli occhi cuciti al cuscino,
niente altro che un’ombra
con un anello d’oro.
El sueño que sueño
Habráse visto lo que ha visto
con los ojos cosidos a la almohada,
nada más que una sombra
con un anillo de oro.
Burlesque
Lei fa uno striptease per me solo.
Lei fa uno striptease per me.
Lei fa uno striptease.
Lei
tira fuori la lingua
che è la punta dell’iceberg.
Burlesque
Ella hace un striptease para mí solo.
Ella hace un striptease para mí.
Ella hace un striptease.
Ella
saca la lengua
que es la punta del iceberg.
Parlano gli occhi di Nazim Hikmet
Sulla mia mano,
la metà di una mela sta splendendo.
L’altra metà è su un tavolo a migliaia di
chilometri da qui.
È impossibile mordere questa metà
senza che dolga il vuoto.
Hablan los ojos de Nazim Hikmet
Sobre mi mano,
la mitad de una manzana brilla.
La otra mitad está sobre una mesa a miles de
kilómetros de aquí.
Es imposible morder esta mitad
sin que duela el vacío.
Jorge Boccanera (Bahía Blanca, 1952), giornalista, saggista e poeta, è uno degli autori argentini più riconosciuti dei nostri giorni. Ha insegnato Letteratura e Giornalismo presso l’Università del Costa Rica e la Universidad Nacional de Lomas de Zamora (Argentina), e ha diretto i settimanali “Crisis” (Argentina), “Plural” (Messico), “Aportes” e Forja” (Costa Rica). Durante il periodo della dittatura (1976-1983) ha vissuto in Messico, per tornare nel suo Paese nel 1984. Attualmente dirige la Cattedra di Poesia Latinoamericana dell’Universidad Nacional de General San Martín, a Buenos Aires.
La sua poesia, tradotta in molte lingue (inglese, francese, italiano, olandese, giapponese, ceco, portoghese, bulgaro, svedese, ungherese), è stata pubblicata in più di quindici raccolte e ha vinto numerosi premi, tra i quali ricordiamo il Premio “Casa de las Américas di Cuba” (1976), il Premio Internazionale di Poesia Camaiore (2008), il Ramón López Velarde (Messico, 2012) e il Gran Premio d’Onore della Fundación Argentina para la Poesia (2012).
I testi che presentiamo sono tratti da Servicios de insomnio. Antología, Visor, Madrid 2005 e Marimba. Antología poética, Laberinto Ediciones, México 2011.
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