Categoria: Alfabeti sonori / Musica
-
Steven Wilson – Retrospettiva: un musicista alla riscoperta di nuove stagioni, di Antonio D’Este
C’era una volta il (cosiddetto) Progressive. Poi, sul finire dei ‘70, se ne andò. Erano tempi belli, sembra. Musicisti piuttosto colti e preparati che, sull’onda lunga della tradizione “classica” e del desiderio di rivitalizzare il repertorio “tradizionale” dei secoli andati, contestualizzavano il loro linguaggio in un ambiente rock, più adatto ad un pubblico giovane.…
-
Bello è il cane Argos. Brevi considerazioni storiche ed e(ste)tiche sulla musica degli ultimi decenni
Bello è il cane Argos. Brevi considerazioni storiche ed e(ste)tiche sulla musica degli ultimi decenni di Renzo Cresti Lo Strutturalismo degli anni Quaranta-Settanta del secolo scorso è l’ultima propaggine del Moderno, ‘ultima’ nel senso di strada maestra, non certo come fase finale, in quanto perdura ancor oggi, intrecciandosi con altre e più forti tendenze.…
-
King Crimson, radicalità senza radice : la nuova Corte Cremisi
King Crimson, radicalità senza radice : la nuova Corte Cremisi di Antonio D’Este Era da tempo che alla Corte del Re Cremisi si era in aspettativa che accadesse qualcosa. Dal 2003, anno di pubblicazione di “The Power To Believe”, con la sola eccezione di “A Scarcity Of Miracles” nel 2011 (ma non accreditato con il…
-
David Bowie 1947-2016
David Bowie 1947-2016 di Giovanni Di Vincenzo E così è passato un anno, il primo di chissà quanti altri senza di lui. Dalle stelle alle stalle, in 48 ore: la trepidazione e l’entusiasmo dell’8; e poi, la mattina del 10, la pioggia battente, una telefonata, una voce rotta dal pianto che balbetta un’assurdità, l’auto…
-
DYLAN E IL NOBEL: il discorso del re
DYLAN E IL NOBEL: il discorso del re di Alessandro Carrera Sappiamo che Dylan non andrà a Stoccolma a ricevere il Premio Nobel per la Letteratura dalle mani del Re di Svezia. Sappiamo, così ha detto, che ha impegni improrogabili. Conoscendo un poco Dylan, o presumendo di conoscerlo, ci viene da pensare che magari proprio…
-
“Tra tradizione e modernità nella musica contemporanea Persiano-Iraniana”, di Fuad Ahmadvand
Nell’ambito del 60 Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale Musica 2016 il concerto di chiusura di domenica 16 ottobre 2016 è stato dedicato alla Musica iraniana fra presente e passato, con una particolare doppia formula che ha visto nella prima parte la realizzazione di due prime esecuzioni assolute e di una prima esecuzione italiana…
-
“Gérard Grisey (e L’Itinéraire) ovvero de la terza via nella musica francese d’oggi”, di Nicola Cisternino
“Non comporre più con le note, ma con il suono. […] Noi siamo musicisti e il nostro modello è il suono e non la letteratura, il suono e non le matematiche, il suono e non il teatro, le arti plastiche, la fisica quantistica, la geologia, l’astrologia e l’agopuntura!” (Gérard Grisey) Che sia forse l’immagine…
-
“Guardare l’abisso, abitare il dolore”, di Giovanni Di Vincenzo
NICK CAVE TRA ONE MORE TIME WITH FEELING E SKELETON TREE Chi perde il partner è un vedovo. Chi perde i genitori, un orfano. Ma come si dice di chi perde un figlio? Un’aberrazione tradita persino dal linguaggio. Letteralmente indicibile. Originariamente concepito come “progetto di supporto”, documentazione video del processo di lavorazione dell’ultimo disco…
-
“Salvatore Sciarrino, percezioni sottili, fra sogno e veglia”, di Renzo Cresti
Il Leone d’oro 2016 alla carriera per la musica è stato assegnato a Salvatore Sciarrino. L’8 ottobre la Biennale ha organizzato un incontro con il maestro, il quale ha incontrato il pubblico nella Sala delle colonne. Per riflettere sulla figura di Sciarrino, pubblichiamo la scheda critica che Renzo Cresti gli ha dedicato nel suo libro…
-
“Soffio di Biennale, tra apocalittici e integrati”, di Nicola Cisternino
«Con me la musica abita una regione liminare. Come i sogni, dove una cosa è e non è ancora, ed è anche altra cosa. E dove, queste sensazioni , le più instabili varcano lo stupore di un battere di palpebre: fuori, si allungano nitide, sopravvissute al tramonto d’ogni languore. Sono i suoni ritrovati presso l’orizzonte…
-
“Musica ardita, musica la mia vita”, di Giovanni Di Vincenzo
Un ritratto di Andrea Chimenti di Giovanni Di Vincenzo Cantautore, musicista, romanziere. Andrea Chimenti dissemina da trent’anni scampoli di bellezza cesellati con artigiana perizia, sostanziando un’alternativa etica ed estetica, intrinsecamente polemica e a suo modo persino politica, alla frenetica sciatteria industriale e alle bulimiche nevrosi contemporanee. Nella sua opera la ricercatezza lirica e poetica, sempre…
-
“Omaggio a Harry Halbreich: Per una musicologia dall’anima indocile e ribelle”, di Pierre Albert Castanet
In memoriam delle numerose, appassionate discussioni realizzate tra Bruxelles, Parigi, Zurigo… Di nazionalità belga, Harry Halbreich (Berlino, 1931 – Bruxelles, 2016) è stato un’effige insolita e indipendente della musicologia europea del XX° secolo. Nato in Germania, è sempre stato attratto dalla sincerità, dalla singolarità e dall’eccezione artistica. Europeo ante litteram ha seguito, dopo l’esilio della…
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.