Donatella Di Cesare (Roma, 29 aprile 1956) è una filosofa italiana.
Ha studiato prima alla Sapienza di Roma, poi all’Università di Tübingen dove ha conseguito il dottorato e ha studiato con Eugen Coșeriu, Josef Simon e Konrad Gaiser. Dopo aver ottenuto, nel 1996, la borsa di ricerca Alexander von Humboldt all’Università di Heidelberg, è stata l’ultima allieva (l’unica donna) di Hans-Georg Gadamer. Dal 2001 è professore ordinario al Dipartimento di Filosofia della Sapienza di Roma dove ha insegnato prima filosofia del linguaggio e, dal 2011, filosofia teoretica.
Nel 2007 è stata nominata Distinguished Visiting Professor of Arts and Humanities alla Pennsylvania State University (USA).
Fa parte del comitato di redazione della rivista Internationales Jahrbuch für Hermeneutik, del Beirat dello Heidegger Forum; è membro del Comitato direttivo della rivista tedesca Philosophisches Jahrbuch e della serie Wittgenstein-Studien. Dal 2011 al 2015 è stata vicepresidente della Martin Heidegger-Gesellschaft, che ha lasciato in polemica con la reazione del direttivo dell’associazione alle polemiche seguite alla pubblicazione dei Quaderni Neri di Martin Heidegger.
Autrice di numerosi saggi e articoli, ha studiato il tema del linguaggio e quello del comprendere. Attraverso la riflessione ermeneutica sull’altro, che è varco di ogni esistenza finita, il suo interesse si è diretto alla filosofia ebraica nel cui contesto ha offerto contributi anche di stampo teologico-politico. Ha affrontato filosoficamente il tema della Shoah indicando nella disumanizzazione dell’universo concentrazionario un nuovo indispensabile punto di avvio per la filosofia. Negli ultimi anni, guardando agli effetti della globalizzazione, si è soffermata sulla condizione umana dell’esilio, sulla figura dello straniero residente, sulla cittadinanza aperta, sull’oltrepassamento dello stato-nazione, e sulla questione etica e politica della giustizia.
Ha lavorato per i programmi culturali della RAI. Collabora con “Il Corriere della Sera” e con numerose riviste e quotidiani.
È membro del Comitato scientifico del Museo della Shoah.
Premio “Cultura ebraica” 2015 / 5775 dell’UCEI (Unione delle comunità ebraiche italiane).
In questo momento il suo lavoro è al centro di un importante dibattito intorno all’antisemitismo metafisico di Heidegger.
Le pubblicazioni recenti:
Heidegger & Sons. Eredità e futuro di un filosofo, Bollati Boringhieri, Torino 2015. Heidegger e gli ebrei. I “Quaderni neri”, Bollati Boringhieri, Torino 2014.
Crimini contro l’ospitalità. Vita e violenza nei centri per gli stranieri, il melangolo, Genova 2014.
Israele. Terra, ritorno, anarchia, Bollati Boringhieri, Torino 2014.
ll nuovo realismo è un populismo, (con C. Ocone e S. Regazzoni), Il melangolo, Genova 2013.
La giustizia deve essere di questo mondo. Paesaggi dell’etica ebraica, Fazi, Roma 2012.
Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo, Il melangolo, Genova 2012.
Grammatica dei tempi messianici, Firenze, Giuntina 2011.