Carissime lettrici e carissimi lettori di FINNEGANS,
in questi giorni, all’interno di Finnegans online, abbiamo creato una nuova rubrica intitolata LILITH E LE ALTRE / DONNE E DIRITTI, aperta al contributo di tutte le donne. Si tratta di uno strumento di ricerca, approfondimento e divulgazione culturale dedicato alla questione femminile nel suo complesso.
Il 23 luglio scorso l’abbiamo presentata alla stampa trevigiana, mentre dal prossimo mese di settembre, oltre alla pubblicazione di commenti critici, testimonianze, interviste ed inchieste, promuoveremo alcune iniziative pubbliche di cui vi informeremo tempestivamente. Tutto questo per amplificare la voce delle donne, che spesso non riesce ad imporsi per il “frastuono” generato da una cultura patriarcale ancor oggi imperante.
Per contribuire con testi, suggerimenti, proposte, informazioni o altro, potete scrivere a: redazionefinnegans@gmail.com
LILITH E LE ALTRE / DONNE E DIRITTI
Presentazione
Abbiamo inaugurato nei giorni scorsi una rubrica dedicata ai diritti (e non solo) delle donne, sotto attacco da parte di forze che cercano in tutti i modi, leciti ed illeciti, di fermare le conquiste civili, politiche e culturali che mirano a raggiungere traguardi di dignità ed uguaglianza (si considerino, solo in ambito europeo, Ungheria e Polonia), combattendo ogni tipo di discriminazione di genere. La rubrica si avvarrà dell’apporto di un folto gruppo di attiviste e giornaliste che invieranno periodicamente commenti critici su film, libri, spettacoli, inchieste, reportage, riflessioni, interviste, ecc., proponendo dopo l’estate occasioni pubbliche di dialogo e confronto su alcune tematiche femminili.
Perché abbiamo scelto il titolo “Lilith e le altre.
Donne e diritti”
Lilith, dal protosemitico layil, notte, fu una divinità, o un insieme di divinità, di origini babilonesi, assire e sumere. Emerge per la prima volta nel 2.400 avanti Cristo da fitti testi cuneiformi per diramarsi nelle tradizioni mediorientali ed europee. L’Alfabeto di Ben Sira, un testo del X secolo, ripone Lilith nel giardino dell’Eden come prima moglie di Adamo, nata dalla stessa terra con cui venne creato l’uomo e non dalla sua costola. “Non starò sotto di te”, dichiara Lilith, prima di invocare l’innominabile nome di Dio e di fuggire dall’Eden.
Lilith appare soltanto una volta nella Bibbia, in Isaia 34:14, in forma di gufo, civetta, uccello, serpente o creatura notturna secondo le svariate traduzioni. Isaia descrive le conseguenze dell’ira di Dio, il giorno della vendetta del Signore, adirato contro il mondo. In questo scenario di tenebra, i regni degli uomini ridotti in polvere, Lilith ritorna.
“Ne prenderanno possesso il pellicano e il riccio,
il gufo e il corvo vi faranno dimora.
Il Signore stenderà su di essa la corda della solitudine
e la livella del vuoto.
Non ci saranno più i suoi nobili,
non si proclameranno più re,
tutti i suoi capi saranno ridotti a nulla.
[…]
Gatti selvatici si incontreranno con iene,
i satiri si chiameranno l’un l’altro;
vi faranno sosta anche le civette [Lilith]
e vi troveranno tranquilla dimora”. Isaia 34:11-14″
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Fondatrici
Silvia Buttazzoni, Paola Di Giuseppe, Elena Furlanetto, Emiliana Losma, Maria Domenica Pedone, Valentina Pizzol, Anna Trevisan, Valeria Zagolin
Treviso, 23 luglio 2021
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