RIVISTA DI CULTURA MEDITERRANEA

Carlos Andrés Jaramillo, «Ogni pioggia è il suo cadere». Versioni di Stefano Strazzabosco

[Tempo di Lettura: 4 minuti]

 

 

Piove
e la pioggia
per chi la vede sta nascendo adesso

Ogni pioggia è il suo cadere
cade un’unica volta


Llueve
y la lluvia
recién nace para quien la ve 

Cada lluvia es su caída
cae por única vez

 

***


Qualche volta
conquistare l’umiltà della pioggia
che cade
e che non teme di ripetersi

Che è
sempre
celebrazione di un inizio

Qualche volta
essere come il bambino:
capace di celebrare la pioggia
senza avere la sete come scusa

 

Alguna vez
alcanzar la humildad de la lluvia
que cae
y no teme repetirse

Que es
siempre
celebración de un comienzo

Alguna vez
ser como el niño:
capaz de celebrar la lluvia
sin tener la sed por excusa

 

***

 

Chi raccoglie, nella coppa delle sue mani, l’acqua
raccoglie il tempo
(lo sprofonda
lo contiene)

Il bambino chino sul pozzo
si affaccia
grazie a quello
sull’eternità

 

Quien recoge, en su cuenco, el agua
recoge el tiempo
(lo ahonda
lo contiene) 

El niño inclinado sobre el pozo
se asoma
por ello
a la eternidad

 

Claude Monet, La gazza, 1868-1869, olio su tela, 89 x 130 cm – Musée d’Orsay, Parigi (Wikimedia Commons)

 

Fra la neve e il silenzio, c’è luce

E la neve sopporta ciò che è lieve:
il peso della vita
senza la speranza di salvarla

 

Entre la nieve y el silencio, hay luz

Y la nieve soporta lo muy leve:
el peso de la vida
sin la esperanza de salvarla

 

***

 

La luce che inonda il corridoio
fin quasi a cancellarlo

Che apre le sue tele
i suoi raggi
finché sta pienamente in quello spazio
è il primo abitante della casa

 

La luz que inunda el corredor
hasta casi borrarlo

 Que abre sus telas
sus rayos
hasta caber plenamente en el sitio
es el primer habitante de una casa

 

Vincent van Gogh, Notte stellata sul Rodano, 1888, olio su tela, 72,5 x 92 cm – Musée d’Orsay, Parigi (Wikimedia Commons)

 

Nel freddo della notte
l’acqua trema come se corresse

Ma è il vento ad agitarla

Quando il vento passerà
l’acqua accoglierà tutte le stelle

 

Bajo el frío de la noche
el agua tiembla como si corriera

 Pero es el viento el que la agita

 Cuando cese el viento
el agua acogerá todas las estrellas

 

***

 

Che timore sente la creatura umana davanti al Silenzio

Che confidenza invece
mostrano l’animale
o il minerale
su questa terra

Che certezza abbiamo perso al parlare

 

Qué temor siente la criatura humana ante el Silencio

Qué confianza en cambio
muestran el animal
o el mineral
en esta tierra

Qué certeza hemos perdido al hablar

 

***

 

Le forme del silenzio

 

Un animale che guarda il giorno
La pioggia che nessuno sente cadere
Una pagina non scritta (e anche quella scritta)
Il momento in cui il desiderio nasce in ogni essere
La musica ricordata
Ogni sogno è silenzioso
Silenzioso è anche l’aprirsi di un fiore
Il morto, che adesso è una visione dell’universo
Il momento infinito del cadere di una foglia a terra
di un fiore nell’acqua
Tutto ciò che non esiste
Il suono del tempo nelle cose, il suo logoramento
L’oblio, che non fa male
L’attenzione che presta il girasole al cielo
La solitudine che non accettiamo e chiamiamo Dio

 

Las formas del silencio


Un animal que mira el día
La lluvia que nadie oye caer
Una página no escrita (y aun la escrita)
El momento en el que el deseo nace en cada ser
La música recordada
Todo sueño es callado
Callada es también la apertura de una flor
El muerto, que es ahora una visión del universo
El momento infinito de la caída de una hoja en la tierra
de una flor en el agua
Todo aquello que no existe
El sonido del tiempo en las cosas, su desgaste
El olvido, que no duele
La atención que presta el girasol al cielo
La soledad que no aceptamos y llamamos Dios

 

Carlos Andrés Jaramillo (Festival Internazionale di Poesia di Medellin, Colombia)

 

John Keats

 

In ogni lotto del cimitero
giace una piccola goccia d’acqua

Ogni uomo è la piccola quantità d’acqua
su cui scrivere
e dissolvere
il proprio nome

 

John Keats
 

En cada parcela de cementerio
yace pequeña una gota de agua

Cada hombre es la pequeña cantidad de agua
donde escribir
y disolver
su nombre

 

***

 

Giorgio Morandi

 

Adesso che c’è pioggia sopra il mondo
e hai creato un ordine misterioso con umili oggetti

Adesso che, nella semplicità, la perfezione spunta commovente
e il giorno sembra nutrire di pienezza
la solitudine di tutte le cose

Adesso che la misura del colore
sa procurare un tenero sollievo

Adesso che il tempo culla la luce
e che sembra portarsela nel vento

So che la tua vita
so che la nostra vita
non ha avuto mai bisogno di grandi gesti

 

Giorgio Morandi

 

Ahora que hay lluvia sobre el mundo
y has creado un orden misterioso con humildes objetos

Ahora que, en lo sencillo, asoma conmovedor lo perfecto
y el día parece nutrir de plenitud
la soledad de todas las cosas

Ahora que la mesura del color
sabe procurar un tierno alivio

Ahora que el tiempo mece la luz
y parece llevarla en el viento

Sé que tu vida
sé que nuestra vida
jamás necesitó grandes gestos

 

Giorgio Morandi, pittore italiano (1890-1964)

 

Qualcosa non cessa di fiorire ad ogni inverno:
un po’ di luce
sotto gli alberi


Algo no deja de florecer en cada invierno:
un puñado de luz
bajo los árboles

*******

 

Immagine di copertina
Verticalità, ph Henry Gutman, per gentile concessione.

*

 

La poesia di Carlos Andrés Jaramillo nasce da inquietudini che stanno al confine fra la letteratura, la religione e la filosofia: quella zona in cui tutti i gatti sono bigi, specie se è notte e il rumore del tempo è l’unico in grado di scalfire il silenzio delle cose, e quello che noi stessi percepiamo, a volte, al di sotto del brusio quotidiano. Proprio attorno alla nozione di silenzio – di ciò che viene zittito o di ciò che col silenzio (per noi) ha rapporti profondi, come una roccia o il pensiero animale –, è costruito tutto il libro d’esordio di questo giovane poeta colombiano; e la pioggia, sentita come interruzione del discorso che gli esseri umani continuano a ordire sul proprio non sapere, ma anche come mistero che si rinnova ogni volta che accade, è uno specchio in cui il silenzio si riflette, e ci fa riflettere.

I testi sono tratti da: Carlos Andrés Jaramillo Gómez, Lo callado, Sílaba Editores, Medellín 2019.

 

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  • Stefano Strazzabosco

    Stefano Strazzabosco (1964) ha pubblicato saggi, edizioni critiche, antologie – come Oikos. Poeti per il futuro, 2020 e Sombra escrita. Diecisiete poetasitalianas, Madrid 2023 – il monologo Tina. Masque suTina Modotti (Italia, 2007 e 2021; Argentina, 2016) e alcune raccolte di poesia (la più recente: Brodskij, 2019). Ha tradotto e pubblicato in volume poeti come OctavioPaz, Aurelio Arturo, Carlos Montemayor, Juan Gelman, César Moro, Eduardo Lizalde, Guillermo Fernández, Vicente Huidobro, Luis Vidales, Agustín Jiménez e, in Messico, Tonino Guerra e Andrea Zanzotto. Vive a Vicenza, dove ha diretto gli incontri internazionali di “dire poesia” (2009-2013: http://direpoesia.wordpress.com), e a Città del Messico, dove ha fondato la casa editrice La Vencedora (https://lavencedorablog.wordpress.com/).