Dal 5 al 9 ottobre un Festival intitolato e dedicato al grande compositore. Appuntamenti di musica e danza, esposizioni fotografiche e documentarie, proiezioni di documentazione audiovisiva, conferenze, reading, e attività per bambini.
di Serena Nono
L’archivio Luigi Nono presenta il Festival Luigi Nono alla Giudecca per i giorni 5 – 6 7 – 8 -9 ottobre 2017
Cos’è l’Archivio Luigi Nono?
L’Archivio Luigi Nono è stato fondato nel 1993, su iniziativa di Nuria Schoenberg Nono allo scopo di raccogliere, conservare e promuovere il lascito del compositore. Tale lascito consiste di: manoscritti, epistolari, nastri magnetici e bobine, video, registrazioni delle prime assolute delle sue composizioni, libri e partiture (12.400 volumi, molti dei quali glossati, rari, antichi ), vinili, fotografie, film, programmi di sala, manifesti (compresa una grossa collezione di manifesti politici e culturali degli anni 60-70 di tutto il mondo), recensioni e saggi critici.
Il Festival Luigi Nono alla Giudecca è alla sua prima edizione e vede la collaborazione con diverse realtà dell’isola che operano in ambito culturale, sociale, artistico: SILOS Art Inside Venezia; Emergency, sede di Venezia; Centro Culturale “Renato Nardi”; Centro Teatrale di Ricerca; CZ95 – Centro Culturale Zitelle; Teatro Junghans – Accademia Teatrale Veneta; IVESER Istituto Veneziano per la Storia della Resistenza e della società contemporanea; Spazio Bocciofila; Studio Giudecca 860; Spazio Punch; Cantiere Navale Gruppo Faldis; ARCI Luigi Nono; Trattoria Altanella; Cucina Snack “La Palanca”.
Filo conduttore del Festival è la vita e l’opera di Luigi Nono, di cui si intende offrire un ritratto attraverso appuntamenti di musica e danza, esposizioni fotografiche e documentarie, proiezioni di documentazione audiovisiva, conferenze, reading, e attività per bambini. Le associazioni e gli enti coinvolti nel Festival partecipano con attività specificatamente ideate per questo progetto, al fine di valorizzare la numerosa documentazione inedita conservata all’Archivio Luigi Nono, di estremo interesse non solo per la conoscenza dell’artista, ma anche per la ricostruzione del contesto storico e sociale della Giudecca, ed anche di Venezia, dagli anni Cinquanta ad oggi.
Luigi Nono ha vissuto la maggior parte della sua vita sull’isola della Giudecca, e ha contribuito alla vita culturale, politica e sociale dell’isola, anche per questo motivo il Festival si svolge alla Giudecca, cercando di portare avanti un atteggiamento e coinvolgimento propositivo culturale e attuale.
Le opere di Luigi Nono sono eseguite, esposte o rivisitate in varie occasioni. Tra gli altri eventi l’opera “Intolleranza ‘60” sarà ricordata attraverso una mostra multimediale sulla prima esecuzione alla Fenice del 1961 con la scenografia di Emilio Vedova, e in relazione al tema Intolleranza, lo scrittore anglo–pakistano Hanif Kureishi parteciperà a un incontro-reading.
I testi dell’opera Al gran sole carico d’amore saranno invece oggetto di uno spettacolo dell’Accademia Teatrale Veneta curato da Adriano Iurissevich. L’opera Prometeo. Tragedia dell’ascolto sarà ricordata in una mostra delle fotografie di Graziano Arici che fu presente e documentò le prove dell’opera nel 1984 nella chiesa di San Lorenzo.
Virgilio Sieni, coreografo, già direttore della Biennale danza dal 2013 al 2016, collaborerà con alcuni cittadini veneziani per mettere in scena un balletto inedito sul pezzo Das Atmende Klarsein. Ci sarà una rassegna di film e documentari, dove è stata usata la musica di Luigi Nono, curata da Roberto Ellero e Roberto Calabretto. Verrà presentato anche un film sul Canto Sospeso che vede la partecipazione di alcuni studenti del liceo Guggenheim di Venezia.
Alcuni protagonisti della vita di Luigi Nono: Massimo Cacciari, Alvise Vidolin, Mario Messinis e i musicologi, filosofi e musicisti: Veniero Rizzardi, Massimo Donà e Stefano Bassanese inaugureranno il Festival con una conferenza dove David Riondino leggerà alcuni testi del compositore.
E… tanti altri eventi, che si spera possano interessare ogni tipo di pubblico; infatti l’intenzione è quella di rendere i materiali conservati all’Archivio Luigi Nono accessibili e fruibili a un pubblico più vasto di quello specialistico, e di far vivere alcune sue opere attraverso interpretazioni e nuove opere d’arte.
Uno dei problemi e delle urgenze di Venezia è quello di continuare a produrre cultura, cercando di contrastare l’andamento commerciale-turistico della città. Noi speriamo di contribuire a questa necessità.
Serena Nono
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