L’Albero del bene
Cibo Cultura Solidarietà
Pane nostro
Viaggio nel tempo lungo le rotte del Mediterraneo
Il significato del pane nelle tradizioni religiose monoteiste
e la sua trasformazione nella contemporaneità
“Il pane è il frutto della terra benedetto dalla luce”
Friedrich Hölderlin
Si tratta di un evento importante – che segue la manifestazione denominata IL CIBO DI DIO dell’ottobre 2021 organizzata a San Teonisto (Treviso) e presso la Tenuta Borgoluce di Susegana (TV) e la Tavolata della solidarietà dello scorso ottobre che si è tenuta presso i Carmelitani di Treviso – perché coniuga due elementi fondamentali del significato del cibo e nella fattispecie del pane, quello dell’alimento materiale indispensabile alla vita dell’uomo e quello spirituale quale altissimo valore simbolico di fratellanza universale.
Come scrive lo storico greco Diogene Laerzio: “L’Universo comincia col pane”, tramandando un detto del filosofo Pitagora. Infatti, nel pane troviamo alcuni elementi che sono alla base dell’Universo: la terra che dà il frumento, l’aria che serve per la lievitazione, l’acqua per l’impasto e il fuoco che provvede alla sua trasformazione e cottura.
E dopo il successo delle due iniziative, quest’anno abbiamo pensato di allargare il perimetro della nostra azione culturale coinvolgendo alcune associazioni produttive, culturali e umanitarie, perché il messaggio assumesse una rilevanza più significativa e allargasse lo spettro della presenza sul territorio di importanti realtà che possono incidere profondamente nel tessuto sociale, economico e culturale locale – ma non solo – irrobustendo progetti, proposte e iniziative che sposano un virtuoso e proficuo sviluppo economico-produttivo con l’impegno sociale e solidale a favore delle persone più svantaggiate.
È per questo motivo che abbiamo scelto di promuovere la manifestazione presso la Camera di commercio di Treviso-Belluno, coinvolgendola nel progetto assieme alla Confcommercio e al Gruppo panificatori di Treviso, alla CNA territoriale, all’Assessorato alle Attività produttive e ai Servizi sociali del Comune di Treviso, “chiamando a raccolta” alcune associazioni sociali e umanitarie di Treviso, quali la Caritas, la Comunità di Sant’Egidio, l’Emporio solidale Beato Erico della San Vincenzo e il Comune di Treviso.
Tutti costoro si troveranno alla Tavolata della solidarietà del 18 maggio – accolti da noi, dagli studenti della Scuola Lepido Rocco di Lancenigo e dagli Scout del Gruppo 7 di Treviso – per un incontro conviviale che accenda un piccolo punto luce nel buio del disagio contemporaneo. Ma che, contemporaneamente, sia la premessa per futuri interventi di dialogo, proposte e inclusione sociale, per le quali noi di Finnegans ci attiveremo a tutti i livelli.
Quest’anno abbiamo poi ritenuto importante imprimere una “svolta” nella proposta della nostra iniziativa culturale, coinvolgendo il mondo femminile e alcune realtà territoriali ed interculturali. Abbiamo invitato, perciò, un’esponente donna dell’ebraismo (una filosofa che studia per diventare rabbina), un’esponente donna dell’islamismo più accogliente e progressista e due figure importanti della cultura enogastronomica. Accanto ad esse, alcuni esponenti della cultura d’impresa territoritoriale italiana – in questo caso calabrese, ovvero Gal Terre Locridee / Officine delle Idee – per scambi culturali “lungo le rotte del Mediterraneo”, che è il nostro “sguardo culturale d’insieme” e il viaggio ideale della nostra rivista.
I due convegni, affiancati da un incontro con gli studenti dell’Istituto Alberghiero “M. Alberini” di Lancenigo da parte di tre personalità di spicco del mondo religioso, filosofico e storico-alimentare – Enzo Bianchi, Massimo Donà e Danilo Gasparini – costituiranno due momenti distinti quanto convergenti: quello di giovedì 18 a carattere interreligioso – un percorso ermeneutico e speculativo, che connette interpretazioni e riflessioni esistenziali in una “fusione di orizzonti” che la nostra rivista e associazione coltiva fin dalla nascita – e quello di venerdì 19 caratterizzato da una declinazione di natura interculturale, indagando il pane e il cibo nell’essenza e nella visione storico-contemporanea e la sua ‘ricaduta’ a livello sociale e culturale.
Perciò, siete tutti invitati a partecipare, offrendo il vostro sostegno solidale con una presenza forte ed attiva. L’ingresso agli eventi presso la Camera di Commercio è gratuito ed il nostro impegno del tutto volontario. E tutto quello che promuoviamo lo offriamo perché siamo intimamente legati ad un ideale e ad alcuni principi che abbiamo assunto come paradigma dell’essenza filosofica e culturale del progetto L’ALBERO DEL BENE.
Immagine di copertina
Safet Zec, Pane spezzato, 2003 (in Finnegans, gennaio 2016 – Conversazione con Safet Zec)
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