RIVISTA DI CULTURA MEDITERRANEA

Autore: Fabrizio Gazzarri


  • Fabrizio Gazzarri inizia a dipingere nel 1973 nello studio di scultura del padre e decide di dedicarsi all'esperienza dell'arte. Nel 1980 inizia l'insegnamento all'Accademia di Belle Arti di Venezia come assistente del corso di Pittura di Emilio Vedova e, nel 1988, alla Sommerakademie di Salisburgo. Dal 1980 al 2006 è assistente e successivamente collaboratore di Emilio Vedova anche nel suo studio, partecipando e contribuendo così attivamente alla varia e complessa attività del Maestro, curando inoltre la realizzazione di numerose mostre in alcune delle più importanti istituzioni, musei e gallerie del mondo, così come la redazione di libri e cataloghi, i contatti con il mercato dell'arte ed altro. Nel 2003, dopo alcuni anni di collaborazione con i corsi di Umberto Borella e Luigi Viola si trasferisce all'Accademia di Belle Arti di Brera (Milano) insegnando Problemi Espressivi del Contemporaneo e collaborando con il corso di Alberto Garutti. Si dedica con passione all’insegnamento e cura le mostre di giovani artisti in Italia e all’estero, come nel 1997 la mostra Due Dimensioni – Zwei Dimensionen, Arte Giovane in Italia e Germania con M. Leyer-Pritzkow e Luigi Viola a Venezia e Colonia. Le sue mostre si sono svolte in particolare a Düsseldorf, in Germania, dove ha soggiornato per lunghi periodi per lavoro e per numerose mostre personali e collettive. Nel 2006 diventa Direttore della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e da allora è stato responsabile del suo archivio e collezione, nonché delle attività espositive. Tra le mostre recentemente curate per la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, oltre a Rivoluzione Vedova e Emilio Vedova. Tempo inciso del 2023, ricordiamo Renzo Piano. Progetti d’Acqua nel 2018, Emilio Vedova De America nel 2017, Emilio Vedova Disegni con G. Celant e Vedova e Baselitz al Museo di Duisburg con W. Smerling nel 2016. Nell'ottobre 2018 ha realizzato l'installazione ambientale Rosario delle Assenze (2004-2018) all'interno dell'ex caserma austroungarica di Santa Marta a Verona, che è diventata il momento clou del vernissage della fiera ArtVerona e un'opera d'arte permanente all'interno dell’Università di Verona.