RIVISTA DI CULTURA MEDITERRANEA

PAESAGGI CULTURALI VENETI. PEDEMONTANA Uomini, boschi, filari: identità, tradizione e innovazione, tra etica ed estetica, di Diego Lorenzi

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Iniziamo le pubblicazioni del 2025 con la presentazione del primo numero della rivista in edizione cartacea, dedicato al territorio delle Pedemontana veneta, previsto in uscita per il mese di giugno.

Si tratta di un ‘viaggio narrativo’ cadenzato sulle modulazioni artistiche di poeti, scrittori, artisti visivi, architetti, paesaggisti, produttori e ‘animatori’ sociali e culturali, alla scoperta delle radici più autentiche ed espressive di due territori di incomparabile ‘bellezza’ e di penetrante fecondità culturale.

Un progetto che illumina gli elementi distintivi di una cultura millenaria che ha segnato profondamente la storia e lo sviluppo del territorio trevigiano, bellunese vicentino e veronese della ‘pedemontana’.

Nel labirinto verde di campi chiusi e acque dei palù del Quartier del Piave, foto di © Paolo Steffan

La pubblicazione – un primo nucleo tematico di indagini e riflessioni culturali che troveranno uno sviluppo compiuto con l’uscita di successivi fascicoli dedicati ad altre specifiche aree geografiche venete – proporrà un’ampia ricognizione culturale concernente il ricco e importante ‘paesaggio’ artistico ed enogastronomico del territorio in questione, partendo dal bisogno fondamentale di un ‘nutrimento spirituale e materiale’ dell’uomo che sta alla base della sua continua ricerca di un virtuoso e benefico percorso esistenziale.

Un’esigenza primaria di ‘nutrimento’ a cui si accompagna una vera e propria tradizione identitaria, antropologica, culturale e sociale, che è nostra intenzione raccogliere, valorizzare e trasmettere attraverso una narrazione approfondita e pregnante, che interpreta l’essere anche come espressione di un determinato luogo, cuore e anima pulsante di una comunità.

Questo fascicolo, oltre a cogliere i diversi volti di un millenario habitat naturale, storico e culturale, vuole onorare il patrimonio intellettuale e materiale che uomini e donne di cultura, di scienza e di pregevolissima imprenditoria enogastronomica hanno saputo creare con una perfetta sintesi di amore per la terra e paziente attitudine al lavoro.

Paesaggio intorno a Rolle (Cison di Valmarino, Treviso), foto di © Nicola Granà

La loro energia ha animato e valorizzato borghi e contrade, casolari e colline che, con i loro straordinari intarsi, ramificazioni e suggestioni poetiche e fiabesche, sono divenuti oggi centrali nella percezione stessa della qualità della vita. A tal punto che non ci può più sfuggire quanto il paesaggio naturale e culturale abbia contrassegnato in modo originale, autentico e dinamico la storia e la vita non solo del ‘popolo’ della pedemontana, ma di tutti noi.

Un ‘paesaggio’ al quale sono stati dedicati numerosi studi, saggi e opere letterarie e artistiche molto importanti, attraverso un’esplorazione che ha messo in luce valori, idealità, espressività e talenti, frutto prezioso di una genuina fertilità culturale, radicandosi questi ultimi nella dimensione soggettiva dell’esperire etico ed estetico, connessi con la natura del ‘paesaggio che li ospita’, definendo così la dimensione più vera e schietta di una chiara e compiuta identità culturale e sociale.

Andrea Zanzotto nel giardino di casa, foto di © Graziano Arici 

Studi, saggi e contributi artistici e letterari che verranno vagliati e valorizzati attraverso la voce e lo spirito degli autori che saranno ospitati in questo numero della rivista, svelando tutta la ricchezza e la densità culturale di un patrimonio che si è conservato nei secoli, calamitando il passato – carico di saggezza e di esperienza – verso un presente alimentato dalla forza dirompente di un’innovazione che corre veloce verso un futuro di prosperità e di benessere al servizio dell’uomo.

Una ricchezza della quale, comunque, saranno messe in rilievo anche le incrinature e le ‘dissonanze’ ambientali e paesaggistiche, allo scopo di incoraggiare una riflessione sulla necessità dell’incessante cura e tutela di un bene culturale, simbolico, ideale e materiale unico al mondo.

Diego Lorenzi, fondatore della rivista Finnegans e presidente dell’Associazione culturale omonima.

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Immagine di copertina: Borgo e vigneti di Rolle (Cison di Valmarino, Treviso) Courtesy FAI