Lo spettro della grazia, di Enrico Cerasi

Lo spettro della grazia(i) di Enrico Cerasi     § 1. La memoria storica della nostra civiltà europea conserva la traccia, o forse lo spettro, di due processi. Due uomini, condannati a morte per aver sovvertito l’ordine sociale stabilito. Non solo due innocenti (il loro nome, in questo caso, sarebbe legione) ma due “doni di Dio” al mondo. Nell’Apologia, Socrate definisce sé stesso dósis toû … Continua a leggere Lo spettro della grazia, di Enrico Cerasi

Un cenacolo filosofico nell’antica Roma, testo di Ezio Albrile

             Il 21 aprile 1917 una voragine si aprì sotto un binario della linea Roma-Napoli, nei pressi di Porta Maggiore: la frana riportò alla luce una basilica sotterranea a tre navate, di cui la centrale terminava in un’abside semicircolare. Gli archeologi stabilirono che i muri perimetrali ed i pilastri erano stati ottenuti scavando prima il terreno secondo le forme e … Continua a leggere Un cenacolo filosofico nell’antica Roma, testo di Ezio Albrile

Hans Holbein il Giovane: il pensiero della fine e la fine del pensiero, di Filippo Moretti

         Le opere di Hans Holbein il Giovane non sono semplici tele impreziosite da figure dal tratto fine e superbo e arricchite da ricercati colori; esse sono un qualche cosa di più: sono autentiche opere di pensiero. Ogni opera di Holbein, infatti, in questo modo de facto a noi che la osserviamo, si presenta come un pensiero accuratamente meditato dall’artista ed espresso … Continua a leggere Hans Holbein il Giovane: il pensiero della fine e la fine del pensiero, di Filippo Moretti

Dell’inquietudine del pensiero, secondo Massimo Cacciari. Commento critico di Enrico Cerasi

  Il men che si possa dire del pensiero di Massimo Cacciari è la sua dimensione molteplice, labirintica, sempre inquieta. I suoi scritti e ancor di più i suoi interventi pubblici spaziano dalla filosofia teoretica all’estetica, dalla politologia alla teologia; dal pensiero negativo nietzschano alla filologia/filosofia dantesca1, per non dir d’altro. È sicuro che una tale versatilità sia un sintomo di vitalità, ovvero, come forse … Continua a leggere Dell’inquietudine del pensiero, secondo Massimo Cacciari. Commento critico di Enrico Cerasi

San Giovanni e il principio di indeterminazione. Note sul rapporto fede-storia. Testo di Enrico Cerasi

     Rileggendo il best-seller di Mario Pesce e Corrado Augias, mi è tornato in mente Werner Karl Heisenberg. Com’è noto, nell’ambito della meccanica quantistica introdusse il cosiddetto principio di indeterminazione secondo il quale è impossibile determinare contemporaneamente la posizione e la quantità di moto di una particella elementare, giacché gli strumenti di misurazione utilizzati influiscono sull’oggetto dell’indagine. Un terremoto per la fisica classica. “Nell’ambito … Continua a leggere San Giovanni e il principio di indeterminazione. Note sul rapporto fede-storia. Testo di Enrico Cerasi

Gnosi senza redenzione. “Il disevangelo” di Luigi Pirandello, testo di Enrico Cerasi

“Quanto segue è ispirato a una storia vera, la storia vera è ispirata a una storia falsa, la storia falsa non è molto ispirata”. Con queste curiose parole, che non sarebbero sfigurate in una pièce di Beckett, inizia il film “Favolacce” dei fratelli D’Innocenzo (già premiati con l’Orso d’argento a Berlino per la sceneggiatura della precedente opera prima “La terra dell’abbastanza”), esprimendo forse anche meglio … Continua a leggere Gnosi senza redenzione. “Il disevangelo” di Luigi Pirandello, testo di Enrico Cerasi

Voci e paesaggi dello spirito: «Hagia Sophia e le sfide dell’età post-secolare», di Ernesto Sergio Mainoldi

  La conversione della basilica di Hagia Sophia, la Grande Chiesa di Cristo, in moschea al termine di un iter politico e giuridico suggellato dalla preghiera islamica di venerdì 24 luglio 2020, si è profilata come un evento epocale che ha portato all’attenzione una storia millenaria di imperi e conquiste, riattualizzando visioni del potere che sembravano relegate nei libri di storia. Il peso di questo … Continua a leggere Voci e paesaggi dello spirito: «Hagia Sophia e le sfide dell’età post-secolare», di Ernesto Sergio Mainoldi

2020/1441: Makkah, Istanbul, Srebrenica. Testo di Yahya Sergio Yahe Pallavicini

Ogni tempo e ogni luogo hanno una loro specifica e particolare ragione d’essere. Eppure ci sono corrispondenze sull’identità del tempo e dello spazio che possono esprimersi con calendari e segni differenti. Ad esempio, l’anno nel quale viviamo è il 2020 Anno Domini, dopo Cristo, mentre, secondo il computo del calendario islamico è il 1441 dall’emigrazione del messaggero dell’Islam, il profeta Muhammad, in fuga dalle persecuzioni … Continua a leggere 2020/1441: Makkah, Istanbul, Srebrenica. Testo di Yahya Sergio Yahe Pallavicini

Voci e paesaggi dello spirito: “I would prefer not to. Il vangelo secondo Melville”, di Enrico Cerasi (Seconda parte)

  Seconda parte. Tentativo d’interpretazione.   Nella prima parte di questo articolo ci siamo limitati a rammentare Lo scrivano Bartleby, un’opera di Herman Melville. Ammesso di averla riassunta fedelmente, qual è il significato di questa strana storia? Origene nel quarto libro del De Principiis nota che quando il senso letterale del testo biblico presenti evidenti incongruenze, lì si deve nascondere un senso più profondo. L’incoerenza … Continua a leggere Voci e paesaggi dello spirito: “I would prefer not to. Il vangelo secondo Melville”, di Enrico Cerasi (Seconda parte)

Voci e paesaggi dello spirito: “I would prefer not to. Il vangelo secondo Melville”, di Enrico Cerasi (Prima parte)

  Da qualche parte Woody Allen ha osservato che è stata una fortuna che Democrito e Leibniz non si siano mai incontrati: sarebbero ancora lì a discutere del nome da dare alla particella indivisibile della materia. In effetti, se l’equivoco regna sovrano nelle scienze della natura – come la recente epidemia del Covid-19, con la sua quotidiana ostentazione di antinomie virologiche, ci ha posto davanti … Continua a leggere Voci e paesaggi dello spirito: “I would prefer not to. Il vangelo secondo Melville”, di Enrico Cerasi (Prima parte)